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Misure di prevenzione generale:
Dotazione
dotati di ARVA, pala e sonda individuali;
portati dietro anche il tuo telefono cellulare;
accendi l'ARVA prima di partire e fai il test di funzionamento;
fai la prova di funzionamento anche con gli altri partecipanti.
Comportamento individuale
calibra correttamente gli attacchi di sicurezza;
non usare i laccioli degli sci (salvo in caso di possibile perdita);
non infilare le mani nei laccioli dei bastoncini;
allenati periodicamente nella ricerca con l'ARVA.
Sui pendii ripidi
dividi i gitanti in gruppi di quattro/cinque persone;
tieni, in salita, la distanza di ca. 10 metri tra ogni gitante;
evita di far scendere tutti insieme;
nei punti critici disponi la discesa uno alla volta;
scia con velocità costante e controllata, evita salti e cadute.
A casa:
Informati sulle previsioni meteorologiche
segui le previsioni meteo tutto l'anno e in particolare la settima prima della gita;
ascolta il più recente bollettino nivometeorologico (valanghe) della località interessata dalla tua gita.
Prepara l'itinerario
studialo sulla cartina e individua i versanti e gli eventuali punti chiave;
senti gli esperti (guide alpine, custodi rifugi, soccorso alpino);
segnati i percorsi alternativi;
scegli l'orario di partenza;
determina l'equipaggiamento necessario.
Scegli i compagni in base all'obiettivo
per l'esperienza e per capacità tecnica;
per l'efficacia fisica;
per stabilità psichica e situazioni difficili;
stabilisci il numero massimo.
Sul luogo:
Valuta le condizioni del tempo in base a
visibilità (quando è scarsa rende difficile la scelta del percorso e la valutazione della pendenza);
temperatura e sua prevedibile evoluzione diurna;
presenza di vento (osserva se ci sono creste che fumano) e rileva direzione e velocità.
Rileva, della copertura nevosa,
l'aspetto superficiale del manto;
altezza della neve fresca (elevato pericolo oltre 30 cm);
i dossi pelati, le cornici, gli accumuli recenti;
l'eventuale presenza di fratture nel manto e saggia di tanto in tanto la truttura interna del manto.
Osserva la morfologia interessata da tutto l'itinerario visibile
annota l'esposizione e l'orientamento di ciascun tratto;
verifica se attraversa o percorre canaloni;
osserva la presenza e i tipi divegetazione;
considera le condizioni del bacino a monte;
stima la pendenza e memorizza i punti critici da evitare.
Sul singolo pendio:
Controlla il manto
sonda col bastoncino per cercare gli eventuali strati deboli interni;
valuta il tipo di neve eventualmente con la pala.
Definisci l'inclinazione del pendio
misurala con i bastoncini
(se vuoi percorrere anche un breve tratto di pendio ad inclinazione superiore a 30 gradi devi essere certo della sua stabilità).
In caso di passaggio critico inevitabile
vestiti bene e copriti la bocca;
attraversalo in discesa facendo passare un gitante alla volta;
attraversalo nel punto più alto e più stretto possibile;
attraversalo nel tratto senza rocce o salti sottostanti.
Si ringraziano
Luciano Filippi del Servizio Valanghe Italiano CAI-SVI (elaborazione testi) e Fabio Vettori (disegni).
Scarica tutto l'opuscolo "Valanghe, un pericolo da evitare":
Stazioni di soccorso alpino in Alto Adige